¡SAHARAUI, SAHARAUIA, EIDA FEIDAK LILHURRIA! (tu mano junto a la mia hasta la libertad) ¡Rompamos el bloqueo informativo. Derribemos el Muro de Silencio! ¡LABADIL, LABADIL, AN TAGHRIR ALMASSIR! (No hay otra opcion que la autodeterminación)

EL SÁHARA DE LOS OLVIDADOS اِل ساارا دي لوس اُلبيدادوس




"Háblale a quien comprenda tus palabras"
"Kalam men yafham leklam"

El Senado italiano denuncia las violaciones de derechos humanos por Marruecos

El Senado italiano denuncia las violaciones de derechos humanos por Marruecos. Pide a su gobierno que apoye en Naciones Unidas que la MINURSO tenga competencias sobre derechos humanos.
El Senado italiano ha aprobado una importante resolución, el día 2 de abril de 2004, en la que denuncia “las graves violaciones de derechos humanos perpetradas por Marruecos en el Sahara Occidental”, y que los civiles saharauis “están privados de los derechos más elementales” y que “la represión contra ellos continúa ahora”.
Por ello, pide al Gobierno italiano que actúe ante todas las instancias internacionales para que el Consejo de Seguridad incluya en el mandato de la MINURSO la competencia para velar sobre los derechos humanos y que pida a la autoridad de Rabat que respete los derechos humanos en el Sahara Occidental y garantice un juicio justo a los detenidos saharauis en cárceles marroquíes.

LOS FRAGMENTOS MÁS IMPORTANTES:
considerato che:
le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dal Regno del Marocco nel Sahara occidentale, così come evidenziato dai rapporti di Amnesty International, di Human Rights Watch, dall’Organizzazione mondiale contro la tortura, dall’Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite e dalla fondazione Robert F. Kennedy, suscitano viva preoccupazione per il possibile degenerare della situazione dei diritti umani in quest’area;
il 19 aprile 2013 il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato un dossier sulla situazione dei diritti umani in Sahara occidentale, a sostegno di un progetto di risoluzione che proponeva l’ampliamento del mandato della MINURSO sui diritti umani, poi abbandonato a seguito delle pressioni della diplomazia marocchina;
i civili sahrawi, nel “territorio non autonomo” del Sahara Occidentale, sono privati dei diritti più elementari (diritti di associazione, di espressione, di manifestazione) e la repressione nei loro confronti continua tuttora, come denunciano le organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani;
l’ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto commissario per i diritti umani ha espresso preoccupazione le per durissime sentenze emesse il 17 febbraio 2013 dal Tribunale militare di Rabat nei confronti di 25 civili sahrawi, arrestati la notte tra l’8 e il 9 novembre 2010, dopo lo smantellamento del “campo della dignità” di Gdeim Izik, nei pressi di El Aioun, la capitale del Sahara occidentale, senza aver tentato di fare chiarezza sui fatti e senza avere reali prove di colpevolezza, come hanno testimoniato i rapporti degli osservatori internazionali presenti al processo. Il Tribunale ha emesso 9 condanne all’ergastolo, 4 a 30 anni, 8 a 25 anni e 2 a 20 anni. Solo per due componenti del gruppo la pena è stata commisurata alla detenzione preventiva della pena (2 anni). Gli accusati hanno dichiarato ai familiari di essere stati torturati e maltrattati durante la detenzione, costretti, con la forza, a sottoscrivere le dichiarazioni rilasciate durante gli interrogatori della polizia;

impegna il governo:
3) ad attivarsi nelle opportune sedi internazionali, prima anche in vista dello svolgimento del consiglio di sicurezza dell’Onu previsto per il mese di aprile 2014, affinché il mandato della missione MINURSO venga integrato e aggiornato sulla base dei più recenti ed analoghi modelli approvati dal Consiglio di sicurezza, che includono anche specifici compiti in materia di rispetto dei diritti umani;
4) a chiedere alle autorità di Rabat, in coerenza con le linee di azione concordate in ambito UE, che ai detenuti sahrawi nelle carceri marocchine venga garantito il pieno diritto ad un equo giudizio e ottenere garanzie da parte del Governo del Marocco sul rispetto dei diritti fondamentali, come il diritto di espressione, di associazione e di riunione e la libertà di ingresso e movimento nel proprio territorio, conformemente a quanto stabilito dall’articolo 12, comma 4, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici delle Nazioni Unite;

Fuente: WSHRW


Imprimir artículo

Si te ha gustado este artículo puedes compartirlo desde tu blog, página Web o foro.







0 comentarios :

Los contenidos de este blog son propiedad de su autora y de los medios de donde han sido duplicados, citando la fuente o autor de los mismos.
Para suprimir cualquier contenido con derechos de copyright que no permita ser duplicado, contacta conmigo en teofermi1@gmail.com
teofermi1@hotmail.com